Questo sito web utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la navigazione, e altre funzioni, utilizzandolo tu accetti l'uso dei cookies sul tuo dispositivo.

View e-Privacy Directive Documents

Hai disabilitato i cookies. Questa decisione può essere modificata.

Hai acconsentito all'utilizzo dei cookies sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere modificata.

Luglio
21
2010

La Fiera di Luglio

Scritto da c.s.o.a. “A.Cartella” - g.a.s. “Felce & Mirtillo”

SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO CON LA FIERA DELLA DECRESCITA

IN SERATA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO SULLE LOTTE BRACCIANTILI
“…ALLORA PIANGERANNO MENTRE NOI CAMMINEREMO”
DI ARTURO LAVORATO E FELICE D’AGOSTINO

Domenica 25 luglio si rinnova l’appuntamento con la Fiera della Decrescita.
Dalle 18.00 i diversi produttori “naturali”, piccoli artigiani, associazioni apriranno i loro banchetti per esporre le proprie produzioni e attività, per sostenere l’autoproduzione ed i circuiti alternativi, per dimostrare concretamente come sia possibile vivere in questa società senza dover sottostare alle leggi del mercato e alla fredda cultura della “crescita” economica.

L’iniziativa, promossa dal c.s.o.a. “A.Cartella” e dal GAS - Gruppo di Acquisto Solidale “Felce e Mirtillo”, non è soltanto la ricerca di un “mercato” diverso, etico e sostenibile, ma è anche aggregazione, socializzazione e confronto. Per questi motivi dopo la consueta cena conviviale, insieme ai due giovani registi calabresi Arturo Lavorato e Felice D’Agostino, rivivremo una pagina della nostra storia grazie alla proiezione di "...allora piangeranno mentre noi cammineremo", un documentario che attraverso la testimonianza orale dei braccianti e delle raccoglitrici di olive della Piana di Gioia Tauro ricostruisce un importante capitolo delle lotte sociali nel Mezzogiorno d’Italia.

Dal periodo della clandestinità fino al femminismo, i dirigenti politici, i sindacalisti e gli stessi lavoratori e lavoratrici si avvicendano in questa narrazione corale di un passato rimosso dalla memoria collettiva e trascurato dai libri di storia. Ne viene fuori il ritratto inedito di un’area tra le più marginali della penisola, che nel secondo dopoguerra ha conosciuto uno dei movimenti bracciantili più imponenti e partecipati, con punte di avanzamento sorprendenti persino nella lotta per l’emancipazione femminile e i diritti delle lavoratrici.