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Luglio
13
2010

Forum Ambientale Calabrese

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

Sabato 17 e Domenica 18 Luglio 2010 a Rossano si terrà l'incontro tra le realtà ambientaliste e di difesa del territorio di tutta la regione. Convergeranno sulla cittadina ionica comitati, associazioni, studiosi, collettivi, singoli cittadini provenienti da tutto il territorio calabrese e non solo: è previsto l'arrivo di partecipanti della Basilicata, nonché rappresentanti dei comitati contro no carbone di Brindisi e Tarquinia-Civitavecchia.

Il lungomare Sant'Angelo di Rossano sarà invaso da decine di persone che si muovono, studiano, discutono ed agiscono per difendere la propria terra e la propria salute dagli attacchi che da anni vengono sferrati da speculatori senza scrupoli e 'ndrangheta, spesso anche dalle stesse istituzioni. Mossi dal solo senso di responsabilità verso le generazioni future e dalla consapevolezza che è dovere di un popolo difendere la propria terra, con il confronto e la solidarietà intendiamo perseguire un semplice scopo: difendere il nostro futuro.

Come nasce

Alla fine dell'estate 2009 scoppia nuovamente lo scandalo delle “navi a perdere” in Calabria. Si tratta di una vicenda che gli ambientalisti calabresi, soprattutto quelli attivi sul tirreno cosentino, conoscono da tempo: da quando l'imbarcazione già famosa col nome di “nave dei veleni”, la Jolly Rosso, si arena sulla spiaggia di Amantea il 14 dicembre 1990.

La Calabria è disseminata di vertenze ambientali e scandali di cattiva amministrazione e devastazione del territorio, così si è diffusa l'esigenza, da parte di decine di comitati locali, di convogliare le proprie piccole forze ed uscire dall'isolamento che spesso caratterizza una singola vertenza. L'obiettivo è quello di creare una unica vertenza ambientale, la vertenza Calabria.

Alcuni collettivi universitari, all'epoca ed ancora oggi attivi contro i tagli all'istruzione pubblica ma da sempre a fianco delle vertenze territoriali, colgono la palla al balzo approfittando della propria composizione multi-territoriale e lanciano il 15 ottobre 2009 un forum regionale sull'ambiente, invitando tutti i comitati in un'aula universitaria. Ad intervenire sono i comitati del tirreno cosentino (navi a perdere; fiume Oliva; Marlane di Praia), dell'area del Pollino (centrale del Mercure), di Reggio Calabria (Ponte, Inceneritore di Gioia Tauro, discariche nell'Aspromonte), di Montalto Uffugo (elettrodotto Ferloleto-Rizziconi), dell'area urbana di Cosenza, di Crotone e tante altre realtà le quali fino al giorno prima rimanevano quasi isolate nella propria vertenza territoriale.

La manifestazione di Amantea del 24 Ottobre, convocata specificatamente sulle navi a perdere, viene travolta dallo spirito del forum: la piattaforma si allarga, includendo la battaglia generale contro la devastazione del territorio e gli attacchi alla salute dei cittadini calabresi. Le strade di Amantea non riescono a contenere il fiume di gente che decide di partecipare: quando iniziano gli interventi dei comitati nella piazza finale, alcuni gruppi stanno partendo dalla piazza del “concentramento”.

Il 6 Dicembre 2009 viene convocato ufficialmente a Lamezia Terme il Forum Regionale Ambientale.

Scopi del forum

  • Permettere ai comitati locali di uscire dall'isolamento in cui spesso sono confinati
  • Unire le risorse e le sensibilità intellettuali ed umane slanciate nella difesa del territorio
  • Informare e formare attraverso la discussione, la creazione di gruppi di lavoro, l'organizzazione di iniziative, dibattiti, seminari
  • Dare una visione organica della situazione ambientale in Calabria (è già in fase di stesura un “libro bianco” che descrive raccoglie le situazioni critiche e potenzialmente critiche sparse sul territorio)
  • Creare un soggetto collettivo autorevole che riesca ad intervenire nelle battaglie territoriali e, nel limite del possibile, a rafforzarle

Svolgimento e struttura

Generalmente il forum si svolge attraverso la partecipazione a quattro gruppi di lavoro (energia e rifiuti, navi dei veleni e traffico internazionale di rifiuti tossici, grandi opere, acqua e beni comuni) i quali sono deputati a produrre altrettanti documenti condivisi dai comitati intervenuti. Infine i risultati dei gruppi di lavoro, di eventuali seminari ed incontri svolti durante il forum e di altre attività, vengono presentati in una plenaria finale che li discute ed approva.

Chiarezza

È necessario specificare alcune prerogative del forum per come si è caratterizzato fino ad oggi. Non è accettata nessuna strumentalizzazione politica. Le manifestazioni e gli incontri del forum sono organizzate, presenziate e tenute dai cittadini dei comitati e cercano di dare una visione organica dell'attacco (quindi anche della difesa) ambientale al nostro territorio, senza appoggi o sconti per nessun “colore”.

Le figure istituzionali o partitiche possono partecipare liberamente ai forum ed a tutti gli incontri come cittadini. Se intendono realmente appoggiare la causa del forum, daranno il proprio contributo senza pretendere omaggi o cappelli in mano.

Perché Rossano

La faccenda della riconversione a Carbone della centrale di Rossano ha da subito interessato tutte le sensibilità della regione e dell'intero paese. Non è la prima volta che come forum siamo costretti a contrastare progetti discutibili partoriti da Enel, che spesso è stata responsabile di veri e propri disastri.

Crediamo che due giorni di discussioni sugli “acciacchi” e le “cure” della nostra regione, tenute da cittadini spinti da sensibilità e senso civico, molto modestamente possano lanciare un piccolo segnale alla città e forniscano elementi emotivi e scientifici per rafforzare la lotta in difesa del territorio delle cittadine della sibaritide.

Di certo non abbiamo la pretesa di cambiare le cose o trovare soluzioni definitive con soli due giorni di iniziative e discussioni, ma siamo convinti di poter dare un messaggio positivo al territorio, oltre che fornire informazioni ed esperienze che difficilmente troveremmo altrove.

IL PROGRAMMA DEL FORUM AMBIENTALE CALABRESE

Giovedì 15 Luglio ore 17:30

Sala Ex Delegazione Comunale, Rossano Scalo

Conferenza Stampa di presentazione del Forum

Sabato 17 Luglio

Ore 10:00 _ Castello Sant'Angelo

* Apertura registrazione partecipanti

* Allestimento mostra fotografica sulla ferrite di zinco scaricata nel territorio di Cassano e della Sibaritide, a cura di Pasquale Pignataro

Ore 11:30 _ Castello Sant'Angelo

Presentazione dei lavori della due giorni, distribuzione dei documenti

Ore 13:30 _ Viale Mediterraneo

Rinfresco offerto dagli operatori turistici che hanno aderito

Ore 16:30 _ Castello Sant'Angelo

Apertura dei lavori delle quattro commissioni tematiche:

Energia e ciclo dei rifiuti ; Acqua e beni comuni ; Navi dei veleni e rifiuti tossici ; Ponte, infrastrutture e grandi opere.

Ore 20:30 _ Chiusura dei lavori

Ore 22:30 _ INCONTRO PUBBLICO

Domenica 18 Luglio

Ore 9:30 _ Castello Sant'Angelo

Commissione organizzativa

Ore 13:30 _ Viale Mediterraneo

Rinfresco offerto dagli operatori turistici che hanno aderito

Ore 16:30 _ Anfiteatro Viale Mediterraneo

* Assemblea plenaria finale

* Presentazione dei lavori delle commissioni tematiche

* Lancio del prossimo forum

Ore 20:30 _ Chiusura dei lavori

Ore 22:30 _ INCONTRO PUBBLICO

 

Nota organizzativa

Nel caso in cui le condizioni atmosferiche o altre necessità organizzative non permettino lo svolgimento dei lavori del forum e degli incontri pubblici all'aperto, gli stessi saranno tenuti presso Palazzo San Bernardino, nel centro storico di Rossano.

Per adesioni ed informazioni, per comunicazioni e logistica: forumrossano@autistici.org - 3341557744

Note su temi ed interventi negli incontri pubblici

• Ferdinando Laghi è primario del reparto di medicina interna dell'ospedale di Castrovillari. Membro dell'ISDE Italia, l'associazione europea dei medici per l'ambiente, è esperto in effetti della combustione ad alte temperature, produzione ed effetti sulla salute delle polveri fini ed effetti sulla dei campi elettromagnetici.

• Maurizio Portaluri è un oncologo brindisino. Dopo essere stato per due anni direttore dell'ASL del distretto Barletta-Andria-Trani, ha dato le sue dimissioni ed ha preferito tornare alla sua attività di medico, lasciando però in eredità un volume, “Di fabbrica si muore”, scritto a quattro mani con Alessandro Langiu, in cui racconta la sua avventura a guida dell'azienda sanitaria pugliese. Autore anche di “La sanità malata”, membro dell'associazione “Salute Pubblica”, è da tempo in prima fila nella difesa delle condizioni sanitarie della popolazione pugliese, nella lotta ad abusi e danni da parte del settore industriale nei confronti della collettività, nella denuncia della corruzione nella sanità pugliese.

• Il Coordinamento Nazionale contro il Carbone è nato dall'incontro dello scorso 19 Giugno a Tarquinia dove, in occasione della presentazione dei risultati del primo monitoraggio autonomo della qualità dell'aria, si sono incontrati il comitato “Uniti per la Salute” di Vado Ligure (SA), il comitato “Cittadini Liberi” di Porto Tolle (Ro), il comitato “Cittadini Uniti” di Tarquinia, il comitato “Agricoltori Uniti” dell'Alto Lazio, il comitato No Carbone di Civitavecchia, il comitato No Carbone di Gualdo Cattaneo, il comitato No Carbone di Brindisi, il Comitato Difesa e Sviluppo Sostenibile della Sibaritide.

• Giuseppe Baldessarro è redattore de il Quotidiano della Calabria e corrispondente calabrese per il giornale diretto da Ezio Mauro la Repubblica. Giornalista d'assalto come pochi, è autore di svariate inchieste su 'ndrangheta, mala politica e traffici internazionali, le quali oltre ai meritati riconoscimenti professionali, hanno provocato anche la reazione delle cosche reggine. Il 22 febbraio di quest'anno gli sono stati recapitati tre pallini di fucile accompagnati da una lettera, scritta con ritagli di giornale, breve ma chiara: “non andare oltre”. È lo stesso Baldessarro che a Riccione, in occasione del Premio Giornalistico Ilaria Alpi, commenta l'accaduto: «Noi giornalisti calabresi non siamo eroi o supereroi. Viviamo ogni giorno a contatto con i criminali, e ciò che facciamo è raccontare semplicemente la nostra quotidianità. Questo ai mafiosi dà fastidio».

• Manuela Iatì è una giovane giornalista calabrese che dopo aver fatto anni di gavetta nelle redazioni e televisioni locali, ha ricevuto da parte del direttore Emilio Carelli il prestigioso incarico di corrispondente per la regione Calabria a SkyTg24. L'inchiesta svolta insieme a Giuseppe Baldessarro ha richiesto coraggio e fatica, ma ha evidenziato anche il legame ed il rapporto controverso con la sua, la nostra, terra, i quali ben si evincono dall'intervista pubblicata sul myblog dei giornalisti della nota testata: «Vivere in Calabria è davvero difficile. Non c’è libertà: di fare, perché mancano le opportunità, di prendere iniziative, perché mancano i soldi e vai incontro a rischi “ambientali” inesistenti altrove. Qualcuno dice che, per vivere bene qui, devi fare la “formichina”: passare inosservato e accontentarti di quel poco che ottieni. Chi ha ambizioni, normalmente è costretto ad andar via per poterle realizzare, e, quando ci riesce qui, lo fa con il triplo della fatica rispetto a chi vive altrove».

• “Avvelenati” è il libro inchiesta scritto da Giuseppe Baldessarro e Manuela Iatì che raccoglie elementi sui mille intrecci del traffico di rifiuti tossici e scorie nucleari al centro di vent'anni di inchieste della magistratura calabrese ed italiana.