Questo sito web utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la navigazione, e altre funzioni, utilizzandolo tu accetti l'uso dei cookies sul tuo dispositivo.

View e-Privacy Directive Documents

Hai disabilitato i cookies. Questa decisione può essere modificata.

Hai acconsentito all'utilizzo dei cookies sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere modificata.

Gennaio
24
2013

Martedì 29 gennaio alle 18.00 presentazione del libro “A sarà düra”

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

Una raccolta di interviste per raccontare il movimento No TAV

A sarà düra! È il grido di battaglia che ha caratterizzato in questi anni il movimento No Tav, la minaccia del popolo valsusino alla lobby delle Grandi Opere con cui manifesta l’assoluta intenzione di non volersi piegare e svendere il proprio territorio e il proprio futuro.

“A sarà düra” è anche il titolo del libro, curato dai militanti del c.s.o.a. Askatasuna e pubblicato da DeriveApprodi, che sarà presentato martedì 29 gennaio alle ore 18.00 presso la Saletta della Chiesa Evangelica Valdese, in Via Possidonea 2 a Reggio Calabria. Una raccolta di interviste agli attivisti No Tav per raccontare un’esperienza unica in Italia, quella di una comunità che, dopo essere insorta per contrastare un’opera ritenuta inutile e dannosa, nella lotta ha acquistato consapevolezza e maturità, generalizzandola in una battaglia per un diverso modello di società, di economia e di politica.

Nonostante la contrapposizione dei media, dei partiti politici, delle forze dell’ordine e della magistratura, gli abitanti della Valle hanno dimostrato come la mobilitazione popolare sia l’unica arma contro l’autoritarismo, come sia possibile dire No a quelle grandi opere che rappresentano sono un enorme spreco di denaro. Ma hanno mostrato anche come una collettività si possa autogovernare e autodeterminarsi, avendo ben chiaro cosa le serve e cosa no per amministrare il proprio territorio.

Un’esperienza quindi che ha in sé i germi di una nuova forma di società, un esempio cui guardare per contrastare quella politica fatta di slogan e regalie agli amici degli amici, quella “democrazia” fatta di istituzioni incapaci di dare risposte ai reali bisogni delle persone. La dimostrazione di come la partecipazione reale, concreta, degli abitanti di un territorio possa costruire una diversa cooperazione sociale, produrre un'altra scienza, un sapere alternativo, una coscienza capace di tracciare un futuro migliore.

c.s.o.a. Angelina Cartella
c.s.c. Nuvola Rossa
Collettivo Unirc - AteneinRivolta