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Dicembre
21
2010

Verso il 22 dicembre...

Scritto da Movimento studentesco della Mediterranea

A pochi giorni dall’esperienza della “Quistelli occupata”, gli studenti della Mediterranea tornano in piazza, ma con modalità e rivendicazioni più ampie. Gli avvenimenti del 14 dicembre e la repressione indiscriminata ad essi seguita, hanno spinto gli studenti reggini ad avviare iniziative di comunicazione culturale estese su tutta la città.

La scelta cade sul teatro Francesco Cilea, che nella giornata di ieri è stato testimone di un volantinaggio “creativo”, dove gli studenti hanno voluto, simbolicamente, difendere un emblema della cultura con i grandi classici della letteratura, ricavati da fogli di cartone, sulla scia delle mobilitazioni di carattere nazionale. Alcuni concetti erano stati espressi su degli striscioni, appesi in giro per la città, che però qualcuno o qualcosa ha ben pensato di far sparire. Avremmo volentieri dato la colpa al vento o alla pioggia ma, purtroppo, entrambe sono state assenti e non ci resta che credere che, forse, quelle parole hanno dato fastidio a qualcuno o forse che di alcune cose meglio non se ne parli troppo. Per noi comunque un’ulteriore conferma della giustezza delle nostre ragioni, anche se il segnale è preoccupante.

La democrazia è in pericolo e, da parte degli studenti, il modo migliore per difenderla è con la cultura, che in effetti è ormai da anni presa di mira dai progetti reazionari dei vari governi, tesi a minare le basi per uno sviluppo della coscienza critica delle persone, attaccando e dequalificando il processo di formazione pubblico.

In un contesto simile le vertenze e le lotte degli studenti hanno la necessità di allargarsi a tutta la cittadinanza, che dovrebbe rendersi partecipe e capire che non è in gioco il futuro di qualche corso di laurea o di qualche docente, ma bensì l’avvenire d’una intera generazione.

Precarizzati sul lavoro, vessati da tasse e baronie all’università, gli studenti vivono uno dei periodi più bui degli ultimi decenni, dove giorno dopo giorno il diritto diventa servizio a pagamento e la cultura diviene pericolosa per l’ordine costituito.

Il 22 dicembre anche gli studenti reggini saranno a Roma a manifestare per i propri diritti e per cercare di sensibilizzare tutto il parlamento ad ascoltare, per una volta, la voce di migliaia di studenti che ormai da anni sono costretti ad urlare per far sentire la propria voce.


Il volantino distribuito ieri davanti al teatro Cilea