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Maggio
22
2012

Da Legambiente

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

La notizia del danneggiamento subito nelle prime ore della mattina dal C.S.O.A. Angelina Cartella di Gallico è un colpo al cuore dell’intera città. Non si tratta soltanto di un’aggressione ad una realtà cittadina che quello spazio lo ha conquistato, difeso e che ha provato a farlo rivivere con attività culturali, politiche e ricreative. Quella di stanotte è stata una violenza contro gli spazi comuni- rarissimi nella città dello Stretto- dove la libertà espressiva di ogni cittadino può manifestarsi attraverso occasioni di scambio e confronto. Il CSOA Cartella da una zona di periferia ha tentato costantemente di essere al centro della città e di farlo a suo modo, attraverso uno stile originale ed espressioni autentiche. Quello spazio, a suo modo, appartiene ad ogni cittadino ed in quest’ottica va difeso e fatto rinascere. “Le aggressioni ai beni comuni, soprattutto se mascherate dietro motivazioni di natura politica e odiosi simboli, ormai decisamente anacronistici, rubano solo tempo ai loro ideatori e non possono che rafforzare l’idea diffusa che di spazi liberi, nella materia e nel contenuto, questa città continua ad avere bisogno. È con questo spirito che quest’anno abbiamo voluto dedicare la Corrireggio all’Odissea negli spazi, quella che ogni reggino compie ogni giorno in una città che è ancora troppo “periferia di se stessa””- dichiara Nicoletta Palladino, Presidente del Circolo Legambiente di Reggio Calabria  a nome dell’intera Segreteria.
Il circolo Legambiente di Reggio Calabria, come sempre, continuerà ad essere al fianco di chi vuole conquistare per condividere e che vuole farlo per aprire le menti ed aprirsi ai cittadini. Siamo sicuri che quando il Centro Sociale riaprirà, più attivo e presente che mai, potrà segnare il punto di partenza di un percorso di riappropriazione della città da parte dei suoi cittadini, in un’ottica ancora più consapevole e matura.  In questo percorso Legambiente c’è da sempre ed intende rafforzarlo in chiave inclusiva attraverso denunce e proposte di cambiamento, chiamando in causa le istituzioni e coinvolgendo tutti i cittadini. Perche le vere rivoluzioni devono appartenere a tutti quelli che vogliono cambiare.