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Aprile
17
2009

Carta d’intenti della Rete NO PONTE

Scritto da Rete No Ponte
  1. Finalità della rete è mettere in atto ogni iniziativa utile a fermare lo scempio ambientale, economico e sociale rappresentato dal progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto.
  2. La rete è assembleare e decide secondo il principio della larga condivisione. Non è nostro interesse batterci in estenuanti confronti che sfocino in votazioni a maggioranza perché l’obiettivo è un processo di estensione dell’attività e non la conquista della sigla.
  3. La rete non ha un portavoce unico ma assegna questo incarico di volta in volta quando necessario. La rete si dota di un gruppo di continuità con compiti esecutivi revocabile e/o implementabile in ogni momento.
  4. La rete aderisce al Patto di Mutuo Soccorso, la rete nazionale delle comunità in lotta per la difesa dei territori, ed ha piena consapevolezza che la lotta contro il ponte è parte di un più vasto movimento in difesa dei territori e dei beni comuni, contro le politiche neo-liberiste e la mafia.
  5. L’adesione alla rete è individuale e non per organizzazione. Si sceglie questo tipo di modalità piuttosto che quella del coordinamento perché ritenuta più agile ed efficace nonché più aderente alla natura delle vertenze territoriali così come già sperimentato dalle realtà aderenti al Patto di Mutuo Soccorso.
  6. La rete non è una struttura rappresentative. Essa ha piena consapevolezza di non contenere (non può e non vuole farlo) tutte le espressioni del movimento contro il ponte.
  7. La rete è uno strumento per la mobilitazione che agisce in piena autonomia adeguando strada facendo il proprio punto di vista nei confronti della lotta contro il ponte e la politica delle grandi opere. Naturalmente, la rete fa proprio il percorso e le acquisizione politico-culturali del primo ciclo di mobilitazioni contro il ponte sfociate nella grande manifestazione del 22 gennaio 2006.
  8. La rete intrattiene rapporti di collaborazione fattiva in relazione all’obiettivo comune con soggetti politici, sindacali e associativi secondo il principio del mutuo riconoscimento.
  9. La rete mira a favorire la crescita di un punto di vista altro dalle gestioni fin qui sperimentate che hanno depauperato i nostri territori che assuma come centrali gli abitanti e non le elite politiche ed economiche.
  10. La rete non ha preclusioni politiche se non quelle con soggetti portatori di valori inaccettabili quali razzismo, sessismo, xenofobia, ispirazioni a regimi politici dittatoriali e simili.