16 giugno manifestazione a Cariati (CS)
La nostra via d’uscita dalla crisi è il nostro territorio.
Meno discariche. Più ospedali. Più lavoro
"In molti paesi del mondo la crisi economica è avvertita come una situazione eccezionale, una vera e propria emergenza da fronteggiare. In Calabria e sul nostro territorio per emergenza si intende la condizione quotidiana con cui i cittadini sono costretti a convivere.
Un territorio martoriato dalle speculazioni di ogni genere avallate da una classe politica indecente: rifiuti, energie, edilizia, persino la sanità ha rappresentato un business a nostre spese.
Mentre tanti ospedali chiudono sotto i colpi del Commissario Scopelliti, tra cui il Vittorio Casentino di Cariati ormai ridotto ad edificio semivuoto, sul territorio abbondano e spuntano sempre nuovi veleni, nuove fonti di inquinamento e di malattie, nuove zavorre per il nostro sviluppo."
Con questo spirito centinaia di cittadini, il 10 Dicembre 2011, hanno sfilato per le strade di Cariati segnando una giornata storica, per dire No alla discarica di Scala Coeli, No ad ogni ipotesi di allargamento di Bucita (Rossano) e fine del commissariamento all’emergenza rifiuti.
Quel percorso non si è mai fermato. Da allora comitati e associazioni in difesa del territorio hanno fatto molti passi avanti, hanno raccolto l’intesa con quegli amministratori del territorio che hanno dato ascolto all’appello della piazza ed hanno di fatto bloccato la discarica di Scala Coeli.
Coloro che ancora non hanno risposto all’appello, se non hanno interessi nella speculazione privata sui rifiuti, non possono non farlo a breve.
Oggi è il momento di trasformare quella battaglia in progetto per il nostro territorio, proprio nel momento in cui i governi e speculatori, approfittando della crisi, si preparano a sferrare attacchi ed a depredare ulteriormente il sud ed il nostro territorio, favorendo la speculazione edilizia, energetica e sui.
Un progetto che capovolga il ricatto del lavoro, un ricatto che la disoccupazione e la precarietà dilaganti rendono sempre più barbaro e con cui nella nostra terra si sono imposti ecomostri e soluzioni medioevali come centrali, discariche, inceneritori. Queste scelte non solo ammalano ed uccidono nel silenzio migliaia di calabresi, ma distruggono anche le vere risorse e prospettive della Calabria, e con esse di posti di lavoro. Mo Basta.
Per revocare l'autorizzazione alla discarica di rifiuti speciali di Scala Coeli e per fermare la macchina divora territorio del ciclo dei rifiuti calabrese, basato su discariche private ed incenerimento.
Per fermare definitivamente la presa in giro dell'Emergenza con cui commissari e governatori hanno speso miliardi.
Per fermare lo scellerato piano di chiusura degli ospedali: il diritto alla salute pubblica non può essere oggetto di sacrifici.
Per lo sviluppo reale del nostro territorio: fermare le speculazioni (carbone, rifiuti, edilizia) e valorizzare le nostre risorse turistiche, agricole, storiche, naturali.
Mobilitiamoci tutti!
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